Kazakhstan

L’insegnamento universitario in Kazakhstan. Racconto di una docente italiana

L’insegnamento universitario in Kazakhstan. Racconto di una docente italiana

Lezioni di teatro nel laboratorio di lingua italiana

L'immagine può contenere: 5 personeL'immagine può contenere: 5 personeAver insegnanto Interpretazione simultanea e consecutiva, Traduzione e Filologia in lingua italiana per 7 semestri mi ha permesso di farmi un’idea abbastanza completa dello stato dell’insegnamento universitario in Kazakhstan.

Sebbene il percorso del programma sia strutturato a modello occidentale, ovvero una laurea breve e un corso si specializzazione; i metodi, le regole, i materiali, gli esami sono estremamente diversi dall’Europa. Oserei dire che l’Università assomiglia più al nostro Liceo che altro. Uno studente è infatti obbligato a dare tutti gli esami previsti dal calendario scolastico e se prende l’insufficienza anche in solo un esame deve ripetere tutto l’anno (e pagare di nuovo le tasse scolastiche). Non ha quindi la facoltà di accettare o meno il voto; tuttavia, se prende almeno la sufficienza, può richiedere di ripetere l’esame in presenza di tre insegnanti.

I corsi sono semestrali, suddivisi in 15 settimane e di 45 ore ciascuno. Lo studente frequenta 30 ore di corso, in genere obbligatorio, e 15 ore di laboratorio in cui l’insegnante deve essere presente e assegnare allo studente vari esercizi. L’insegnante è tenuto a fornire compiti a casa cui assegnerà un voto. La valutazione del corso è composta da tre parti: due test alla settima e quattordicesima settimana e l’esame finale. Nei test vengono valutati non solo la prova scritta o orale eseguita in classe, ma anche le 15 ore di laboratorio e i compiti fatti a casa. Nell’esame, invece, il voto è unico; tuttavia le tre valutazioni compongono la media finale.

Qualcosa non quadra…

La frequenza obbligatoria e l’elevato numero di ore si deve al fatto della carenza di materiali assegnati per lo studio di ciascun corso. I manuali vengono scritti nella presentazione didattica istituzionale e obbligatoria del corso; ma gli studenti non sembrano preoccuparsene e gli insegnanti idem. Durante i miei corsi obbligavo gli studenti a fotocopiare il mio manuale per lo studio della Lingua italiana, che ritenevo assolutamente necessario; per non parlare di vocabolari e libri di Grammatica.

Fatto inusuale per noi europei è che gli studenti iniziano l’Università a 16 anni e ricevono la laurea breve dopo quattro anni, come un corso magistrale. Per questo motivo e per i precedenti descritti, trovo l’Università kazaka simile a un Liceo, sia per didattica, sia per metodologia. Ma questa è solo la punta dell’iceberg.

Noi europei sappiamo che per passare un esame sono previsti giorni e giorni su voluminosi libri e serio impegno. Potete immaginarvi quanto fossi sorpresa nel vedere come per un esame bastasse studiare un sottile manuale. Il probema è che la maggior parte degli studenti si presenta alle verifiche totalmente impreparato. Molti non vengono a lezione; quasi tutti non preparano i compiti assegnati e come risultato si ha una grande percentuale di studenti con un livello di conoscenza bassissimo.

La radice del problema

Con due delle mie studentesse nel giorno della loro laurea

Il problema risiede però a monte del sistema universitario stesso. Gli studenti sono visti perlopiù come clienti che pagano le tasse e i professori sono inclini a far passare chiunque, anche gli assenteisti e i fannulloni. I ragazzi e le ragazze si sentono da una parte smotivati nello studio per la mancanza di rigidità di polso da parte dei docenti oppure, vedendo che anche chi non studia passa l’esame, iniziano a non impegnarsi più. Altri appartengono al sistema sociale kazako in cui la corruzione è all’ordine del giorno. Pagando le tasse pensano di avere il diritto di ricevere una laurea o, ancor peggio, cercano di corrompere l’insegnante di turno per un voto pieno. In risposta, spesso, i docenti si lasciano corrompere; a questo dò la colpa anche allo scarsissimo stipendio mensile elargito dallo stato (la base è di circa 100 euro).

Ben vengano quindi docenti dall’Occidente, capaci di strigliare gli studenti a dovere e di mostrare come solo il merito venga premiato, restando esempio di assoluta incorruttibilità! Nella mia esperienza sono stata colpita dalla profonda educazione e rispetto che gli studenti mi hanno mostrato in ogni occasione. Molti di loro mi hanno aiutata nei primi tempi a sapere dove trovare tutto ciò che poteva servirmi. Non vi dico l’effetto che mi ha fatto trovarmi una mela regalata sulla mia cattedra al termine della lezione. In questi tempi si sente parlare al telegiornale di come gli studenti italiani non abbiano più alcun rispetto della figura del docente. Nonostante i problemi di didattica, i kazaki dovrebbero essere presi d’esempio per la loro profonda educazione, inclusi i genitori.

Per altre informazioni sulla società kazaka, clicca qui.

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