Uzbekistan

Il Mausoleo dei Samani e la Moschea Magoki Attari, Bukhara. 

Il Mausoleo dei Samani e la Moschea Magoki Attari, Bukhara. 

Il Mausoleo di Ismail Samani

Mausoleo Ismail Samani
Mausoleo Ismail Samani

Poco lontano dalle mura vecchie, all’interno del Parco dei Samani, si trova uno de più originali Mausolei dell’Asia centrale, quello dei Samani; costruito tra il IX e il X secolo. La sua particolarità risiede nel fatto di essere un grigio cubo compatto quasi perfetto, sormontato da una cupola semisferica. Il cubo rappresenta la stabilità della Terra, mentre la cupola indica la volta celeste. Da tematiche religiose antiche e dal Sufismo, la struttura indica dunque l’unione tra il Cielo e la Terra. Ricordiamo come l’antica divinità della steppa fosse rappresentata proprio dal Cielo, chiamato Tengri.

I suoi quattro lati, costituiti da mattoni, sono identici tra loro e terminano agli angoli con dei pilastri cupolati. Su ogni facciata è aperto un ingresso con una complessa struttura modulare. All’interno il gioco della combinazione delle piccole tessere di mattoni risulta più evidente: in un gioco di linee e di spazi tra pieno e vuoto, le tessere sono combinate con loro in un sapiente sistema decorativo tra l’orizzontale e il verticale. La luce ha un ruolo predominante, in quanto mette in evidenza lo spazio con zone d’ombra alternate con griglie a zone di luce o penombra, da cui appare l’esterno.

Particolare della volta all'interno del Mausoleo Samani.
Particolare della volta all’interno del Mausoleo Samani.

Le perle dei Samani sono riconosciute, sia per la loro complessità architettonica sia per datazione storica, come capolavoro medioevale nell’Asia centrale. Il mausoleo è stato fondato dal regnante Ismail dei Samani per il padre, il fondatore dell’emirato di Bukhara. In seguito viene utilizzato come luogo di sepoltura per la discendenza, incluso l’emiro Ismail, morto nel 907, e del suo nipote Nasr II ibn Ahmad, il cui nome è stato ritrovato su una placca di legno all’ingresso.

Quando Gengis Khan invade la città e la mette a fuoco, gli abitanti di Bukhara corrono qui per proteggere i Mausoleo e lo ricoprono di terra; come se fosse una piccola collina. Nessuno degli invasori scopre la verità e dopo un secolo viene di nuovo portato alla luce, intatto.

Ecco l‘indirizzo.

La Moschea Magoki Attari

Non distante da Poi Kalyan, un altro luogo d’interesse è sicuramente la Moschea Magoki Attari (“La Moschea profonda”), la più antica della città come dimostrano le sue fondamenta a livello inferiore. Davanti alla Moschea, era situato un mercato di spezie ed erbe medicinali, sicuramente attivo durante l’epoca della Via della Seta.

Moschea Magoki Attari
Moschea Magoki Attari

Ciò che colpisce maggiormente è la sua facciata adornata in modo unico, ricostruita nel XII secolo. Sopra la stretta nicchia ogivata da cui si entra tramite un portone di legno, appare un elaborato arco con due pilastri intagliati  e mattoni elaborati in complicate decorazioni fitomorfe smaltate di cui si intravvede l’originale color azzurro. Ai lati sono presenti delle placche di terracotta con complessi motivi geometrici ad altorilievo e, sbalzate, due pilastri rettangolari all’interno dei quali  sono poste delle colonne adiacenti tagliate a metà.

Nel XVI secolo l’edificio è stato adibito a Moschea chiusa con sei pilastri interni sui quali si poggia il soffitto. Nel 1930 , sotto il portale meridionale sono stati scoperti strati di pavimento di mattoni elaborati in maiolica. Oggi all’interno si trova un museo di tessuti e tappeti.

Per ulteriori informazioni su cosa visitare in città, come la Madras Nadir, clicca qui.

 Indirizzo

Foto di Eva Zalesakova

Fonte: A.V.,  Bukhara, the city and the legends, Davr Nashriyoti, Tashkent, 2014   

Tiziano Terzani, Buona notte Signor Lenin, TEA, 1992, p.296.

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