Madras di Ulugbek e Madras di Abdullazis-Khan, Bukhara

Madras di Ulugbek

Tra i vicoli del centro storico di Bukhara, si erge la Madras di Ulugbek, iniziata nel 1417 da importanti architetti del tempo: Nadjmid –din Bukhari e Ismail Isfagani. La Madras merita una visita in quanto le cupole delle sale laterali conservano gli affreschi originali del XV secolo, che non sono stati restaurati e quindi mostrano geometrie e colori originali.

Dall’entrata il corridoio conduce in direzioni che portano alla darskhana (la sala per le lezioni) da una parte e la Moschea dall’altra. Le mura sono decorate con affreschi geometrici e terminano in preziose muqarnas che continuano sulla cupola in giochi geometrici tipici della decorazione islamica. Il tema presente è quello astrologico nonché una rappresentazione astratta dell’inferno da un lato, con il color rosso porpora in prevalenza, e del paradiso dal lato opposto, dominato dal blu.

Il tema astronomico continua nei muri del cortile interno, con un doppio ordine di celle e portali interni decorati con muqarnas. Lo stato di conservazione non è ottimale, quindi le decorazioni hanno subito vistosi danni. In più il cortile è gremito di venditori con i loro prodotti artigianali, cosa che se da un lato dona colore al posto, dall’altro ne toglie il fascino dell’antico.

La facciata esterna presenta l’arco ogivato con due fasce decorative turchesi laterali e il doppio ordine di celle esterno. Le porte dell’edificio contengono le scritte: “L’aspirazione alla conoscenza è un obbligo sacro per ogni uomo e donna mussulmana;” e “Lasciate che la potente misericordia di Dio si posi sempre su di voi illuminata con saggezza.” Queste scritte riflettono l’opera della vita di Ulugbek, regnante illuminato e mecenate del XV secolo.

Trovi qui l’indirizzo.

Accenni alla vita di Ulugbek

Ulugbek (Mohammad ibn Shahrukhibn Timur Mirza Ulugh Beg Guragan), nato nel 1394, è il nipote di Tamerlano. Fin da adolescente è interessato alle Scienze e spende il suo tempo nella biblioteca di palazzo.

Con la morte di Tamerlano esplodono faide interne e il padre di Ulugbek, Shahrukh, diventa il capo della regione. Ulugbek è il suo diretto erede, ma preferisce alla politica e all’arte della guerra lo studio della Matematica e della Scienza. La sua vicinanza con gli intellettuali e scienziati del tempo lo rendono un sovrano illuminato che investe nella creazione di Università (Madras) e nella ricerca. I suoi contemporanei lo descrivono come un eccellente geometra e astronomo, atto nel diffondere la cultura anche tra le donne, fatto straordinario per quei tempi. Ulugbek stesso tiene lezioni all’Università in materia astronomica.

La sua mentalità infastidisce il clero e le forze conservative che ne ordinano l’assassinio nel 1449 e il suo Osservatorio astronomico viene distrutto e gettato nell’oblio. Viene ricordato dall’UNESCO nel 2009 con una conferenza sulle sue opere a 615 anni dalla morte e con la dichiarazione dell’anno internazionale dell’astronomia.

La Madras di Abdullazis-khan

Di fronte alla Madras di Ulugbek si trova la Madras di Abdullazis-khan, costruita nel 1652 in onore del Khan Abdullazis degli Ashtarhanidi morto nel 1681. Il portale della facciata esterna è riccamente decorato con lastre laterali turchese colme di motivi floreali e l’arcata superiore intagliata con muqarnas scoppiettanti di colori. Costruito con un’altezza superiore agli standard, di conseguenza la facciata altera  l’armonia delle proporzioni sembrando allungata e leggermente curva.

Le mura contengono il doppio ordine di celle che è presente nel cortile interno, dal quale si affacciano quattro portali con doppie arcate e terrazze angolari. Le lampade sono ricoperte dai dorati motivi curvi in stile Kundal.

Anche questa Madras non è stata restaurata e presenta mosaici interni rovinati, con sfumature sul giallo. Nelle loro decorazioni appaiono i mitici dragoni e gli uccelli Semung. Si trovano, come nella Madras di Ulugbek, una darkhshana e una Moschea con lo stesso stile di decorazione; gli affreschi non sono stati restaurati, pertanto sono originali. Nel cortile interno continua l’esposizione dell’artigianato locale con il solito effetto straniante.

Indirizzo. Per ulteriori informazioni su cosa visitare, come il Mausoleo dei Samani, clicca qui.

Foto di Eva Zalesakova

Fonte: A.V.,  Bukhara, the city and the legends, Davr Nashriyoti, Tashkent, 2014