Kazakhstan

Caccia con le aquile in Kazakhstan e Asia Centrale

Caccia con le aquile in Kazakhstan e Asia Centrale

Ragazzo con aquila

Una delle poche cose che conoscevo del Kazakhstan prima di andare a viverci era la caccia con le aquile, ammirata in qualche documentario in TV. Mantenevo quindi l’immagine bizzarra di ritrovarmi in mezzo alla steppa, al galoppo di un nobile cavallo nero con una fiera aquila sul braccio.

Dopo alcuni mesi ad Almaty mi ero informata sulla possibilità di assistere alla caccia con le aquile; ma i miei conoscenti mi avevano purtroppo riferito che la cosa sarebbe stata alquanto difficile sia per il trasporto, sia per il costo esoso del mio desiderio. “Sono gli arabi che vengono qui e cacciano con le aquile, in genere!” mi aveva detto qualcuno dei miei amici kazaki.

Avevo quindi allontanato l’idea di assistere alla caccia dalla mia mente; ma si sa che nell’universo operano forze potenti e misteriose e che alle volte un desiderio non realizzato torna per materializzarsi in una forma insolita proprio di fronte a chi lo aveva espresso. Così una domenica vado a pranzo dal mio amico italiano Roberto Boltri; sposato con una kazaka e residente da anni in un piccolo villaggio fuori Almaty.

Mi ritrovo in compagnia di altri connazionali e Roberto, un marchigiano in pensione sempre gioviale ed elegante che ci annuncia: “Oggi ragazzi festa con aquile!” Tra gli amici spuntano due giovani kazaki allampanati che sorridono timidi vicino ai loro tre tesori: appolaiati su posatoi infilzati nel terreno tre grosse aquile reali bendate sono in ascolto dei nostri discorsi.

Le aquile, finalmente!

Così Roberto ci racconta di come in viaggio in treno per Astana si fosse seduto nello stesso scompartimento di questi due ragazzi; anche loro verso la capitale per disputare una gara nazionale con le aquile. Non solo la caccia con le aquile a fini turistici quindi; ma in Kazakhstan esistono veri e propri tornei in cui il cavaliere  mostra la sua bravura nell’addestramento del rapace nella caccia ad animali di piccole taglie. La velocità nel prendere la preda, le manovre e l’intesa tra aquila e padrone sono tutti elementi di valutazione che hanno visto vincitrice questa giovane coppia presente alla nostra piccola e movimentata festa italiana.

Non sono qui per dar prova di maestria e, in un certo senso, mi rassereno; perché vedere in azione le aquile mentre uccidono con i propri artigli dei poveri malcapitati non è lo spettacolo che cerco, semmai è la bellezza del rapace in sé che posso ammirare eccezzionalmente da vicino.

Akberen, occhi di aquila

Akberen, così si chiama uno degli addestratori, mi chiede se voglio prendere l’aquila in braccio; visto che non le tolgo gli occhi di dosso. Annuisco e infilato il guantone di pelle protettivo lascio che il padrone passi l’enorme rapace sul mio braccio. Pesa più di quanto pensassi e con gesti lenti accarezzo le morbide piume castane. La testa coperta dalla benda di cuoio non viene levata se non quando sono in braccio ai padroni; la povera bestia non smette quindi di voltarsi in ogni dove, disturbata forse dalle molte voci dei presenti.

Soddisfatto il pieno il mio infantile desiderio, porgo l’aquila ad Akberen che le toglie la benda e lascia al suo fiero amico aprire le vigorose ali; volare non può, una corda legata a una delle zampe la tiene ancorata a terra. Mi colpisce vedere come i ragazzi si prendano cura dei loro pennuti amici assicurandosi che le corde non siano troppo strette e accarezzandoli di tanto in tanto. Dopo la routine di foto ricordo lasciamo in pace le aquile e si passa a fare ciò che noi italiani sappiamo fare meglio: mangiare!

Informazioni sulla caccia con le aquile

Fierezza

La caccia con le aquile è un’usanza vecchia di millenni, che veniva praticata non per sport, ma per necessità. Era un metodo di caccia non solo in Kazakhstan, ma anche in Mongolia, soprattutto nella regione montagnosa di Altai; così come in Kirghizistan e nella regione cinese dello Xinjiang.

Oggigiorno è più una tradizione, uno sport praticato da esperti, chiamati in kazako bürkitshi (bürkit è il nome per l’aquila). Gli addestratori prendono il rapace nato da poche settimane dalla madre e lo allevano insegnandogli a cacciare volpi, marmotte e lepri.

Esistono tour di viaggio che organizzano vacanze in Kazakhstan proprio per la caccia con le aquile; se invece cercate lo stesso brivido ma non volete spendere troppo, potete cercare informazioni sui tornei le cui date non sono fisse ma variano di anno in anno. Ecco qui i link del sito dell’Associazione nazionale sportiva.

Per informazioni su altri sport tradizionali kazaki, clicca qui.

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