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Che cos’è la CSTO? Dalla caduta del Patto di Varsavia…

Che cos’è la CSTO? Dalla caduta del Patto di Varsavia…

Capi do governo dei paesi membri della CSTO. Da sinistra: Serzh Sargsian, Alexander Lukashenko, Nursultan Nazarbayev, Vladimir Putin, Almazbek Atambaev, Emomali Rahmon, Nikolaji Bordiuzha.

Sappiamo tutti che dalla fine della seconda guerra mondiale, la NATO è stata ed è tutt’ora l’organizzazione internazionale che raccoglie i paesi occidentali sotto un’alleanza militare. Sappiamo anche che il Patto di Varsavia raccoglieva invece l’URSS e tutti i paesi sotto il suo diretto controllo dal 1955, crendo di fatto i due blocchi di paesi separati dalla cortina di ferro e animati da quella che è stata chiamata la Guerra fredda.

Con il crollo dell’Unione Sovietica il Patto di Varsavia è di fatto venuto a mancare, tuttavia alcuni dei paesi del CSI (Commonwealth of Indipendent States) e la Federazione Russa hanno creato una nuova alleanza militare, chiamata CSTO, ovvero Organizzazione Colletiva del Trattato di Sicurezza (in russo ОДКБ).

Il Trattato dell’organizzaione stabilisce che in caso di aggressione a uno dei membri, l’aggressione è considerata tale per ogni stato membro. Il fine maggiore della CSTO è quindi quello di tutelare la sicurezza, l’integrità territoriale e la sovranità di ogni stato. Sempre in caso di aggressione, ogni stato membro è tenuto alla difesa dell’aggredito con assistenza immediata, anche militare.

Stati membri e organi della CSTO

Simbolo della CSTO

La CSTO è entrata ufficialmente in vigore nel 1994 con i seguenti paesi membri: Russia, Kazakhstan, Uzbekistan, Kirghizistan, Tagikistan, Armenia, Bielorussia, Azerbaijan e Georgia. Questi ultimi due sono usciti dal trattato con l’Uzbekistan nel 2002, quando doveva essere rinnovato. L’Uzbekistan vi è rientrato nel 2006 per poi uscirne di nuovo nel 2012, quando la Russia si è riservata  il diritto di veto unilaterale per il posizionamento di basi militari straniere sul territorio di un membro della CSTO.

L’organo supremo dell’organizzazione è il Consiglio di sicurezza collettiva, composta dai capi di stato membri. Altri organi consultivi ed esecutivi sono il Consiglio dei Ministri della Difesa, che si occupa della politica militare e delle strategie tecnico militari; Il Consiglio del Ministri degli Affari Esteri, incaricato della coordinazione della politica estera degli stati membri; e il Comitato dei Segretari del Consiglio di Sicurezza per le questioni di sicurezza nazionale.

Dal 2006 esiste un’Assemblea Parlamentare creata sulla base delle Assemblee intraparlamentari del CIS, il cui compito è l’organizzazione per la cooperazione delle Assemblee intraparlamentari.

Negli ultimi anni la CSTO si è concentrata maggiormente sulla lotta contro il traffico di droga, l’immigrazione illegale, il terrorismo; creando nuovi organi per ciascuna delle tematiche elencate. Sono state inoltre formate delle Forze per il Mantenimento della Pace che Putin ha voluto utilizzare durante la crisi del Donbass in Ucraina nel 2015.

Ogni stato membro deve contribuire al mantenimento delle forze armate, anche se probabilmente è la Russia a contribuire maggiormente a tale fine. La CSTO fa parte dell’ONU come organizzazione osservatrice dal 2004.

Fonte e sito

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