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Cosa non perdere assolutamente in Old Delhi

Cosa non perdere assolutamente in Old Delhi

Jama Masjid

Il cuore pulsante di Delhi resta la città vecchia, Old Delhi, dove il viaggiatore appena arrivato potrà facilmente capire cosa significhi shock culturale: migliaia di persone in costante movimento, con ogni mezzo di trasporto di possibile immaginazione, vacche, cani, scimmie che vorticano tra le ragnatele di tralicci elettrici , botteghe illuminate da luci basse, che scoppiano di mercanzie di ogni colore e odore, tanto da poterti causare giramenti di testa; santoni, lebbrosi, paria, mercanti, bambini orfani, politici, donne in sari; insomma un melting pot da brivido.

Il Red Fort

Particolare del Palazzo bianco

Suggerisco di iniziare la visita dal monumento più imponente e gettonato che è il Red Fort o Lal Qila, chiamato così per le alte mura rosse cremisi. Il Red Fort rappresenta un esempio di Castello di architettura moghul, costruito nel XVII secolo dal regnante Shah Jahan. Ideato sia come luogo di difesa, sia come spazio privato per il marajà con la sua famiglia, i nobili, i consiglieri, l’harem … Vale la pena di essere visitato per il Museo all’interno che contiene antichi manoscritti illuminati a partire dal XIV secolo, di provenienza moghul e, per chi è appassionato, antiche armi e oggetti di artigianato di vario genere.

All’interno dello spazioso cortile si ergono piccoli raffinati palazzi tra cui si distinguono quelli di marmo bianco, ricchi di fito-decorazioni in stile islamico; collegati da una rete di canali d’acqua chiamata “Torrente del Paradiso”. Le funzioni dei palazzi erano varie: dalla Sala del trono all’harem.

Chandni Chowk

Usciti dal Red Fort, vi invito a proseguire a piedi lungo una delle vie più trafficate e colorate di tutta l’India: il Chandni Chowk. Sicuramente sarete fermati dagli autisti di rickshaw che vi proporranno una gita sui loro trabiccoli a due ruote. Sappiate che qui chiedono prezzi molto più alti del solito, quindi contrattate di conseguenza. Io preferisco camminare a piedi e perdermi nei dedali di stretti vicoli, alla ricerca di botteghe straripanti di spezie o di té di alta qualità. Questo è uno dei migliori luoghi dove rifornirsi di spezie indiane.

Poco fuori dal Red Fort, si trova l’Ospedale degli uccelli nel Tempio Jain Mandir Laal, noto per la compassione nei confronti degli animali. Qui vengono urati ogni anno circa 30.000 uccelli feriti. La struttura è visitabile e si può fare una donazione.

Proseguendo oltre, si arriva al Tempio sikh Sisgany. La presenza di fedeli che si lava all’esterno in lavandini così bianchi da contrastare con il “terreno” circostante e che si prostra sui consumati gradini dell’ingresso mi aveva fatto venire il desiderio di visitare la struttura, aperta a tutti.

L’interno è ricoperto di tappeti persiani su cui una massa di praticanti prega con fervore, sotto una moltitudine di candelabri dorati. Uomini e donne di alta borghesia pregano accanto a fedeli seminudi. L’ambiente mistico non lascia il visitatore indifferente.

Jama Masjid

Nella Jama Masjid

Continuando la passeggiata nel centro storico, non si può non visitare la Moschea più grande di tutta l’India: La Jama Masjid. Mi sono spesso rifugiata nel cortile di questa moschea, al riparo del rumore asfissiante della capitale, osservando intere famiglie che si radunavano nei chioschi lungo tutto il perimetro per rilassarsi in compagnia di amici e consumare un veloce pic nic.

Tuttavia entrare nella Moschea non è facile: il guardiano presente non ha molta simpatia per gli stranieri che spesso vengono scacciati. Se non è in corso il richiamo del muezzin con la preghiera, insistete perché potete entrare. Se avete macchina fotografica, dovete pagare una piccola somma, come è giusto che sia,altrimenti l’ingresso è gratuito, a parte per la visita del minareto aperto al pubblico.

Le dimensioni del monumento sono notevoli: il cortile interno, che conta una lunghezza di quasi 100 metri, può ospitare fino a 25.000 persone. La parte interna tricuspidata in perfetto stile moghul conta misure di 27 metri per 60 metri di lunghezza. Qui si raccolgono insegnanti e allievi per studiare il Corano. La Moschea è stata costruita nel XVII secolo sempre dal regnante Shah Jahan ed era un tempo riservata solo ai regnanti e ai nobili. La pietra rossa arenaria ben contrasta con il bianco del marmo in giochi geometrici tipici del periodo.

Consiglio la visita al minareto di 40 metri dal quale si può ammirare l’ampio panorama su Old Delhi, incluso il Red Fort.

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