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Greenway sul Lago di Como: da Colonno a Lenno

Isola Comacina, foto di D. Parodi

Da Colonno a Sala Comacina

Decidiamo di passare una gionata sul lago di Como coi bambini e di avventurarci sulla Greenway che parte da Colonno fino a Lenno per una passeggiata di circa 5 km. Siamo a inizio maggio, la giornata è calda e soleggiata, il cielo terso; tutto lascia prevedere il giusto tempo per godere della bellezza del paesaggio lariano.

Lasciamo la macchina tutta la giornata ( 5 euro di parcheggio) a Colonno, in via Cappella, dove posteggiare non è proprio semplice. Poco più avanti da via L. Civetta parte la Greenway, ben segnalata, che entra nel borgo dall’alto e offre una piacevole vista sopra la chiesa di S. Michele d’Arcangelo.

Tra Colonno e Sala Comacina percorriamo l’antica mulattiera di via Regina, stretta e coperta da ciottolato, che costeggia dall’alto il lago tra villette, siepi lussureggianti e terrazze dove regnano splendidi ulivi. Come un lembo adagiato tra silenti giganti e il calmo profondo azzurro delle acque ci appare il borgo antico del paesino e l’isola verde di Comacina; continuiamo a percorrere il sentiero mentre una biscia nera ci taglia la strada. Il caldo di mezzogiorno si fa sentire; non ci sono fronde di alberi che ci riparino dai fitti raggi solari.

 

Mulattiera tra Colonno e Sala Comacina. Foto di D. Parodi
Borgo di Colonno, foto di D.Parodi
Borgo di Sala Comacina

Da Sala Comacina a Ossuccio

Nel giro di un’ora con bambini di tre a cinque anni che ci seguono tra giochi e corse, arriviamo a Spurano dove scendiamo sulla strada asfaltata. Crechiamo di entrare nel centro storico per evitare il passaggio sullo stretto marciapiede della strada statale. Scendiamo lungo la strada lastricata dove sulla destra si erge la Chiesa romanica di San Giacomo, risalente al X e XII secolo. Interessante è il campanile a vela con bifore non anteriore al XVI secolo. All´interno gli affreschi del XVI secolo, un ciclo di storie su Dio, Gesù e gli apostoli, sono stati conservati non in buone condizioni ed è difficile trovare la chiesa aperta

Continuiamo purtroppo sulla statale fino a Ossuccio. Non possiamo non fare sosta nel verde parco comunale che si affaccia sul lago dove i coraggiosi possono già tuffarsi nel verde-blu. Noi preferiamo accamparci sotto gli ulivi alla ricerca di ombra per un ricco pic-nic, mentre i bimbi inseguono vivaci le seccate anatre reali germane che qui nidificano. Ci godiamo la vista dell’isola Comacina chiedendoci chi possa vivere nella bianca abbazia che scorgiamo, dietro si stagliano i verdi e scoscesi pendii del Piz del Luser (1405 m.) e sulla sinistra in lontanaza le vette delle Alpi sopra Sondrio ancora leggermente imbiancate chiudono il sipario.  Restiamo nell´ombra del porticato della Chiesa di Santa Maria Maddalena, che con l´oratorio costituiva un antico ospizio per pellegrini già nel Medioevo. Se la struttura risale tra il XI e il XII secolo, l´originale campanile che appare come una mongolfiera di pietra è stato creato invece nel XIV e XV secolo.

Chiesa di S. Giacomo, Spurano
Isola Comacina
Porticato di S.Maria Maddalena. Foto di D. Parodi

Da Ossuccio a Lenno

Tagliamo costeggiando Villa Balbiano, dove rubiamo degli scatti dall’inferriata sul tacito ninfeo e sulla stretta fontana che rettilinea porta alla severa, bianca facciata della villa punteggiata da cupi cipressi conici. Passiamo il ponte del torrente Perlana ed entriamo nel nucleo del borgo di Lenno tra stretti vicoli che si snodano tra ville curate scendendo verso il lido. Qui si trova la splendida Villa del Balbaniello, scenario di uno degli episodo di Star Wars, la cui visita non è per tutte le tasche specialmente se si ha famiglia. Ci riposiamo con un bel gelato nella piazza principale e abbandoniamo l’idea di raggiungere Bellagio causa sciopero traghetti. Ci acccontentiamo di bagnare i piedi, lasciando i bambini fantasticare di poter raggiungere la sponda opposta a nuoto.

 

Villa Balbiano. Foto di D. Parodi

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