Uzbekistan

Luoghi da visitare a Tashkent: piazza Khast Imam e Musei

Luoghi da visitare a Tashkent: piazza Khast Imam e Musei

Madras Barak Khan

Madras Barak Khan
Madras Barak Khan

In attesa di visitare Samarcanda e Bukhara, si può avere un assaggio della bellezza architettonica storica del paese nella piazza Khast Imam, a Est del Chor-Su Bazar. Camminando dal Bazar, si possono attraversare gli stretti vicoli dell’antico centro storico, animato da gruppi di ragazzi intenti nei loro giochi di strada.

Sulla piazza si eleva l’antica Madras Barak Khan, completata nel 1532 per ordine di Nauruz Ahmad-Khan, nipote di Mirzo Ulugbek, noto al suo tempo per essere stato baciato dalla fortuna; da qui il soprannome dell’edificio “Barak Khan” ovvero regnante fortunato. Studiosi, filosofi e scenziati dell’Asia centrale hanno animato la Madras per lungo tempo. Nel ventennio precedente, l’edificio era utilizzato con il benestare del capo dello stato come Amministrazione spirituale dell’Islam della regione, fino al 2007.

Prima della costruzione della Madras, erano presenti due mausolei, che sono stati inclusi all’interno del complesso. Una si trova nella parte orientale, mentre il secondo mausoleo khanaka è stato edificato sulla tomba del governatore Suyundzh-Khan, discendente di Ulugbek. Barak-Khan riposa invece a Samarcanda, dove è deceduto. La Madras è stata costrita con mattoni e decorata con tre cupole turchine, le cui pareti sono decorate con geometrie di stelle ottagonali e mosaici in prevalenza azzurri. Le porte sono intarsiate con avorio e metalli non ferrosi. L’edificio è stato danneggiato pesantemente dal terremoto del 1868 e restaurato negli anni ’60.

Il Museo Mui Mubarack

piazza Khast Imam
Piazza Khast Imam

Di fronte alla Madras Barak Khan, sorge un Museo aperto nel 2007 al posto dell’antica Madras Mui Mubarack dove è custodito il Corano ottomano o del califfo Osman, scritto nel VII secolo e ritenuto la fonte primaria del Corano. Il califfo fu ucciso mentre leggeva il libro e tracce del suo sangue sono presenti su di esso, perciò ritenuto sacro. Dopo essere stato alle corti di Medina, Damasco e Bagdad, era custodita a Samarcanda nella Moschea di Bibi Khanym già durante il regno di Ulugbek. Si crede che fu Tamerlano stesso a portarla al suo maestro Mavarounnahr.

Dopo la conquista del territorio, i russi portarono il sacro libro a S. Pietroburgo, dove rimase fino al 1924, anno di restituzione della reliquia ai proprietari precedenti, che lo deposero nel Museo del popolo dell’Uzbekistan. Il presidente Karimov ha in seguito ceduto il tesoro all’Amministrazione islamica spirituale della nazione.

Fonte e indirizzo

Museo di Amir Timur

Compagna di viaggio e insegnante di lingua tedesca di fronte al Museo Amir Timur
Autrice e insegnante di lingua tedesca di fronte al Museo Amir Timur

Poco distante dalla Piazza dell’Indipendenza, si trova il Museo di Amir Timur, interessante sorattutto per la sua architettura: sotto una cupola turchina, le bianche pareti dal perimetro rotondo ricordano una yurta di cemento; circondate da colonne che reggono il soffitto, sulle mura si aprono una serie di porte sormontate da finestre a ogiva, finemente decorate con motivi orientali.

All’interno si trovano testimonianze della vita di Tamerlano, come antichi manoscritti, documenti, utensili, armi, vesti e monete.

Fonte e indirizzo

I musei della città

Tra i vari Musei presenti in città che non ho avuto mododi visitare (la mia stella vuole che li trovo puntualmente chiusi nel momento in cui mi trovo davanti alle loro porte) ricordo la Galleria d’Arte, i cui dipinti sono stati raccolti dal presidente Karimov a partire dal 1994 e dovrebbero dare un’idea sull’arte uzbeka contemporanea. Aperto nel 2004, le opere si snodano in 15 stanze e spesso ospitano mostre di artisti nazionali e stranieri.

Fonte e indirizzo

Il Museo d’Arte applicata o Artigianale, come era chiamato dalla sua apertura nel 1927, sotto dominio comunista, ospita manufatti realizzati secondo le tradizioni nazionali di diverse scuole. Si possono trovare più di 7000 opere tra cui esempi di tappeti, cappelli tradizionali (tibeteika),gioielli, argenteria… Tra le opere si trovano anche esempi contemporanei pieni di sgargianti colori.

Fonte e indirizzo

Il Museo di Storia dell’Uzbekistan, precedentemente chiamato Lenin, offre reperti cha vanno dall’Età della Pietra fino ai giorni nostri. Come da tradizione, le sale tendono a essere evocative e autocelebrtive da tradizione sovietica. Sono presenti sale dedite all’etnografia, alla numismatica, all’archeologia, all’Uzbekistan moderno con la sua industrializzazione, a reperti provenienti dal Medioevo al Rinascimento. Notevole è il bassorilievo di alabastro raffigurante il Budda e frammenti di teste di Budda provenienti dal sito di Termez, dal I al IV secolo d.C.

Fonte e indirizzo

Foto di Eva Zalesakova

5 pensieri riguardo “Luoghi da visitare a Tashkent: piazza Khast Imam e Musei

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *